Documentario: Visti da fuori: Cagliari scudetto (Maria Piera Mossa, Jacopo Onnis - RAI Sardegna 1986)
Eupallog: Speciale Gigi Riva | Gigi Riva (Pentavalide) | Manlio Scopigno (Santoni)
Il 12 aprile 1970 il Cagliari conquistò matematicamente il suo primo scudetto. Alla fine del campionato la squadra perse due sole partite, subendo solo 11 gol. Gigi Riva vinse il titolo di capocannoniere del torneo. Diversi giocatori - Cera, Domenghini, Niccolai, Albertosi, Gori e Riva - furono poi convocati ai mondiali in Messico nell'estate successiva. Pigmalione del gruppo era Manlio Scopigno.
Pillole di Gianni Brera
"Lo scudetto del Cagliari rappresentò il vero ingresso della Sardegna in Italia. Fu l'evento che sancì l'inserimento definitivo della Sardegna nella storia del costume italiano. Questa regione rappresentava fino agli anni Sessanta un'altra galassia. Per venirci, bisognava prendere l'aereo e gli italiani avevano una paura atavica di questo mezzo di trasporto. La Sardegna aveva bisogno di una grande affermazione e l'ha avuta con il calcio, battendo gli squadroni di Milano e Torino, tradizionalmente le capitali del football italiano. Lo scudetto ha permesso alla Sardegna di liberarsi da antichi complessi di inferiorità ed è stata un'impresa positiva, un evento gioioso. La Sardegna era fino ad allora nota per la brigata Sassari, ma le sue vicende furono un massacro".
"Il Cagliari campione esalta e i sardi e chi gli ha creduto. E' stato e rimarrà autore di una impresa sportiva che trascende il mero significato di un torneo di calcio pur tanto importante e seguito. Il valore della sua affermazione è almeno doppio rispetto alle precedenti in libro d'oro. Ha vinto superando squadroni famosi da quando calcio è calcio; ha dissolto gli avvilenti tabù del clima mediterraneo, avverso per generale convinzione alle grandi prestazioni atletiche ed al durevole mantenimento della condizione psicofisica, ha smentito ancora la conclamata psicologia degli italiani che si vuole comicamente traumatizzata dai continui viaggi in aereo. Le conseguenze dell'impresa cagliaritana possono veramente incidere sull'evoluzione del costume nazionale, non soltanto per quanto riguarda lo sport. Smentire dei tabù psicologici significa altresì costringere un popolo a rivedere le proprie superstizioni, rettificare dati che si volevano scientifici e non sono, dimensionare certi alibi fin troppo comodi per tutti. Il Cagliari ha potuto tanto giocando a calcio. Né sembra arguibile che tale affermazione venga accolta con il minimo dubbio. Lo sport è indice primario di vita civile".